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Nido d'Ape B&B :camera Avio

Montepetra, Emilia-Romagna, Italia
Ci piace l'idea di condividere questi luoghi con chi desidera la tranquillità e la gioia delle cose semplici, con chi vuole conoscere e sperimentare i ritmi di vita legati alla natura e alle stagi...
Affitti per le vacanze a Montepetra



Da visitare

Dalla nostra casa è possibile effettuare diverse escursioni alla scoperta del territorio: ecco alcuni percorsi suggeriti. Ogni itinerario è realizzabile nell’arco di una giornata ed effettuabile in qualunque periodo dell’anno:

Itinerario: Montepetra – Sant’Agata Feltria – Perticara – Montepetra

Chiesa di s. Vicinio,Sarsina

Chiesa di s. Vicinio,Sarsina

Dalla nostra casa si scende e si attraversa la E45 per raggiungere Sarsina.
Visita alla cattedrale S.Vicinio di Sarsina e al museo archeologico, pausa caffe’/aperitivo sulla piazza dominata dalla mole della Cattedrale. Dopo un breve tratto in auto si raggiunge Sant’Agata Feltria,arroccata e posta in posizione dominante. Il piccolo gioiello del teatro Mariani, la Collegiata, la mole della rocca Fregoso potranno essere visitati, non senza degustare la cucina locale che si avvale di funghi e tartufi della zona. Assolutamente da non perdere!

Si prosegue poi verso la sommita’ del colle da cui la vista spazia fino al mare e si ridiscende verso Perticara, paese noto per l’importante miniera di zolfo, ora non piu’ attiva. Si potra’ comunque visitare l’interessantissimo museo minerario Sulphur,recentemente rinnovato ed ampliato per il quale bisogna prevedere almeno un ora e mezzo di visita! Si ridiscende poi verso la nostra casa percorrendo una strada estremamente panoramica e sulla quale si possono trovare buoni punti di ristoro.

Itinerario: Montepetra – Sogliano – Ponte Uso – Montetiffi – Montepetra

Sogliano al Rubicone

Sogliano al Rubicone

Dalla nostra casa si sale verso Montepetra alta, e si prosegue salendo fino al bivio posto in sommita’. Da questo punto si vede il mare in lontananza, teniamo la strada di sinistra ed iniziamo il percorso in direzione del nostro comune: Sogliano al Rubicone. Sogliano al Rubicone è situato ai confini meridionali della Provincia di Forlì-Cesena. Il territorio comunale occupa una vasta zona compresa fra la media vallata del Savio ad ovest, le sorgenti dello storico Rubicone a nord; a sud-est si estende lungo l’alto corso del fiume Uso.

I ritrovamenti, forse legati a fenomeni di transumanza pastorale, testimoniano la presenza dell’uomo in questa zona sin dalla fase terminale del eneolitico (2500-1800 a.C.). Nell’età di transizione dal bronzo al ferro si formarono gli aggregati pastorali della Calbana di S.Giovanni in Galilea e di Cavignano di cui si sono scoperti numerosi resti durante gli scavi: fondi di modeste capanne con focolari. L’età del ferro è ricordata da vari reperti funebri, un ossuario fittile a forma di botticella, una fibula serpeggiante in bronzo, armi in ferro e cinturoni bronzei di singolare forma ed eleganza custoditi nel Museo Renzi di S.Giovanni in Galilea a quattro km da Sogliano.

Il periodo romano è attestato dal ritrovamento di alcuni depositi di monete d’argento romane rinvenute nei secoli scorsi nelle immediate vicinanze di Sogliano. Più interessante il ritrovamento di laterizi bollati nella frazione di Bagnolo con il famoso bollo SOLONAS riconducibile alla popolazione dei Solonates che potrebbe aver dato origine al toponimo Sogliano. Varie borgate sono sul percorso, come Rontagnano, Strigara.

Giunti a Sogliano, il “piccolo grandemente amato paese” descritto dal Pascoli, chiedete di visitare le grotte per la stagionatura del famoso formaggio di fossa e di assaggiarlo nelle sue infinite declinazioni salate e in abbinamento col miele nei tipici locali posti su questo percorso. Non trascurate di visitare la chiesa di S.Lorenzo Martire e il museo della Linea Christa. Il percorso prosegue uscendo dal paese in direzione Vignola –Ponte Uso scendendo fino a raggiungere il fondo valle (se siete attrezzati con scarpe da ginnastica, andate a vedere l’antico ponte romano e le fantastiche marmitte dei giganti“ fenomeni di erosione sulle rocce fluviali dovuti al moto vorticoso dell’acqua). Ritornati sulla strada, si supera poi Masrola e si giunge poco dopo all’abitato di ponte dell’Uso.

Marmitte dei giganti

Marmitte dei giganti

Da questa frazione, prendendo in direzione Montetiffi, inizia la parte “più alta” e selvaggia della valle.
Si procede su strada stretta e “nervosa” che si incunea fra colline caratterizzate da vegetazione scarsa e a basso fusto, il letto del torrente, spesso lontano, è quasi costanemente nascosto dalla vegetazione.
Incontriamo una strettoia con il torrente incassato fra alte pareti rocciose, e subito dopo un ponte siamo a Pietra dell’Uso, già feudo dell’Abbazia di Montetiffi.

Alta su di uno sperone sulla nostra destra, si staglia la chiesa Medioevale della Natività di Maria, quasi posta a guardia della vallata. Per visitarla dovete chiedere alla casa vicina.  Non mancate questa visita, perche’ merita la tanta strada fatta! Qui a Montetiffi venivano prodotte le antiche teglie in terracotta per cuocere la famosa piadina romagnola e vendute in tutta la romagna! Nel museo dedicato a Padre Venanzio Reali oltre alle  sue opere potrete vedere la ricostruzione del laboratorio del tegliaio. Da qui poi si scende e poi si risale fino ad incontrare la strada che costeggia Montepetra e che ci riporterà alla nostra casa ed alla fine dell’itinerario.

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